«Sono molto orgoglioso del mio port. È in effetti la cosa più simile a un Bat-apparecchio, un Bat-qualcosa che mi sia capitato». Lo ha scritto Severino Cesari nel suo diario, che mi accompagna mentre mi unisco al grande popolo del port e mi impiantano quindi il Bat-apparecchio. Nel mio caso, per l’orgoglio c’è tempo.
Serie 5
Qui trovi i post della ricaduta.
Periodo: febbraio 2025 – …
Serie 5, post #11. Come quella Pasqua a Köln
Furono giorni di sole generoso e largo, di scoperte e gioventù spensierata, quella Pasqua del 2011 con Anne a Köln. In questo secondo tempo di malattia, mi succede di allestire uno spazio nella mente per certi ricordi, persone, esperienze che mi hanno formato. Sono frammenti che si presentano alla soglia della mia memoria senza invito, compaiono e chiedono di accomodarsi adesso.
Serie 5, post #10. Fino al midollo
Ci è voluta la temuta iniezione di Nivestim. L’altra volta, due anni fa, era il Pelgraz, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: stimolare il midollo osseo a produrre i globuli bianchi che servono. E diavolo, quanti ne servono.
Serie 5, post #9. Pembrolizumab: fluttuare nella cascàggine
Martedì 25 marzo 2025. Giorno 16. Cinque giorni al secondo ciclo di terapie. “Come va stamattina?”. Me lo scrive l’oncologa su WhatsApp alle 6:54, dopo il mio crollo di ieri. Ieri, lunedì, m’è crollato tutto: i valori del sangue al prelievo di routine, l’animo, i pensieri, e quel poco di forza che restava per salire le scale.
Serie 5, post #8. Dove decido di unirmi al popolo del Port
Lunedì 17 marzo 2025. Ciclo 1-B, giorno 8. Gemcitabina 1700 mg, carboplatino 200 mg. Preparazione: antiemetico, gastroprotettore, corticosteroide (Akinzeo, Pantorc, Soldesam). La terapia di oggi è un “richiamino” di quella fatta lunedì scorso. Prima del richiamino, però, stamattina prelievo. Quando lo mettiamo, il Port?
Serie 5, post #7. Inventario di quello che mi mancherà e un po’ mi manca già
La faggeta dei Boschi della Difesa di Pescasseroli. Il faggio per come è fatto, e per quello che fa. L’odore del bosco dopo la pioggia, e il fresco che c’è all’ombra di un faggio di quattrocento anni.
Serie 5, post #6. Chemio, cavolfiore e cioccolato
Lunedì 10 marzo 2025. Ciclo 1, giorno 1. Pembrolizumab, gemcitabina, carboplatino. A corredo: antistaminici, antiemetici, gastroprotettori e corticosteroidi (Trimeton, Akinzeo, Pantorc, Soldesam). Non pensavo di tornare così presto in questo reparto. Quest’anno, però, c’è una novità. Forse, due.
Serie 5, post #5. E nelle tue mani tese il sole
È stato grazie alla mia amica geniale che ho conosciuto i primi libri di Ágota Kristóf. Oggi, nel 2025 in Italia, chiunque legga un po’ di libri all’anno conosce la Trilogia della città di K., pubblicata da Einaudi nel 1998. Ma allora non era così. Leggere Ágota Kristóf da adolescente, alla fine degli anni ’90 in Italia, era la rivoluzione. Domani inizio le nuove chemioterapie, e oggi rileggo Ieri.
Serie 5, post #4. Miei cari, sedete
Com’era dispiaciuto, il mio Gran Maestro, l’altro giorno a Milano. Sorrideva a disagio, quasi volesse scusarsi, mentre m’allungava il referto della biopsia cutanea e pronunciava: «Annalisa, purtroppo male: l’istologico è positivo». Io, non ricordo, credo di aver chinato testa e sguardo, non verso le carte, ma verso un niente che mi attirava giù, in basso.
Serie 5, post #3. Mancare, un giorno, a Parigi
Ho voglia di fare un viaggio da sola. A Parigi. Partire malata e fuori dai protocolli, fuori da ogni grazia: terapie, interventi chirurgici, niente, partire senza cure, incurata, noncurante.